Dall’inizio della pandemia, c’è stato un aumento del volume di dati sensibili dei pazienti archiviati ed elaborati dalle organizzazioni sanitarie. L’anamnesi sanitaria di un paziente, inclusi tutti i trattamenti, le procedure, le prescrizioni, i test di laboratorio e i referti delle scansioni, è archiviata sotto forma di cartelle cliniche elettroniche (EHR). Le EHR riducono il numero di errori nei referti dei pazienti e aiutano i medici a tenere traccia dei dati sanitari dei pazienti. La loro manomissione può produrre conseguenze disastrose. L’onere ricade sull’amministratore IT per proteggere i dati e la privacy del paziente. Per garantire l’integrità delle informazioni sanitarie protette (PHI), l’integrazione di queste tre strategie garantirà il rispetto delle normative sulla privacy e sulla sicurezza delle informazioni mediche, tra cui HIPAA e HITRUST.