Adaptive MFA: serve davvero? Per rispondere a questa domanda occorre, innanzitutto, comprendere i vantaggi delle tradizionali tecnologie basate sull’autenticazione multi-fattore o MFA.
Da una ricerca di Microsoft, il 99.9% degli account compromessi non la utilizza, mentre per Verizon ben l’80% delle intrusioni informatiche si basa sull’utilizzo di password compromesse. Quindi, l’adozione di questa tecnologia difende l’azienda dalla quasi totalità dei problemi di hacking degli accessi alle infrastrutture tecnologiche.
Basta dunque utilizzare la MFA per sistemare tutto? Purtroppo no. La tradizionale MFA ha delle criticità che partono da una rigidità così eccessiva da scoraggiarne l’adozione sia da parte dei sistemisti, che la devono installare, sia da parte degli utenti, che tendono a disattivarla o a ridurre la produttività per diradarne l’utilizzo. È per questo che OKTA ha sviluppato l’Adaptive MFA.
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